Avete mai sentito parlare di coppiette romane? Non sono delle giovani coppie in giro per Roma, bensì sono le tipiche e famose striscioline di carne stagionata ed essiccata, dal colore rosso scuro, aromatizzate da gustose e saporite spezie, dal sale e dal peperoncino. Si mangiano soprattutto accompagnate agli antipasti oppure in abbinamento a dei secondi piatti. In generale, si può considerarle anche come un tipico street food romano.
Origini delle coppiette romane
Questo tipico cibo romano nasce da una tradizione molto antica. Si narra che li consumassero anche i solidati in guerra. Può darsi, infatti, che si tratti di una delle prime forme di street food che sia mai esistita. Indipendentemente dalle origini certe o meno, ancora oggi le coppiette romane fanno impazzire grandi e piccoli, a partire dai buongustai tradizionalisti fino ad arrivare a coloro che le assaggiano anche solo per la curiosità.
Si tratta di un alimento molto diffuso nella zona dei famosi Castelli Romani e in quella di Guarcino e Vico, insomma nell’hinterland di Frosinone. Ciò nonostante sono delle specialità culinarie ampiamente diffuse in tutta la zona del centro Italia. Qui si possono gustare degli ottimi vini rossi locali e tipici, che si “sposano” bene con le coppiette romane.
Cosa sono le coppiette romane?
Le coppiette romane sono strisce di carne di suino essiccata, legate a coppia; da qui deriva, per l’appunto, il nome di coppiette. La tradizione antica vede nascere le coppiette romane dalla carne di cavallo ed erano inizialmente consumate dai viaggiatori di passaggio. Si trattava di un pasto veloce da assaporare insieme ad un buon vino rosso, sorseggiato piacevolmente considerando quanto era salata la carne ben condita di spezie.
Ottimi come snack da consumare per smorzare la fame, ma anche come un gustoso aperitivo, le coppiette sono dei veri e propri simboli dell’arte gastronomica dei Castelli Romani, tra Ariccia e Frascati.
Come si preparano
Le coppiette romane rappresentano un cibo dall’elevato valore energetico, che si ottengono sfilacciando la lonza del maiale, scegliendo un taglio di carne molto magro. Successivamente si passa al condimento: si utilizza il peperoncino, la paprika e i semi di finocchio. Successivamente vengono essiccate per lungo tempo in maniera naturale.
Oltre alla lonza del maiale, si utilizzano anche altre parti del suino come le cosce e il filetto. Nello specifico, la carne viene sottoposta alla lavorazione entro due giorni dalla macellazione, poi viene tagliata a striscioline lunghe di circa quindici o venti centimetri e larghe poco più di un centimetro o due. In seguito, le strisce vengono legate a coppia, sono aromatizzate ed insaporite ed in ultimo sono lasciate essiccare alla luce del sole, oppure vicino ad una fonte di calore come il camino, o in alternativa, nel forno.
Al termine del periodi di asciugatura, si otterranno le coppiette dal colore rosso scuro, aromatiche e croccanti.