È sempre questione di gusto: come mangiare le puntarelle, crude o cotte? Varietà di cicoria diffusa soprattutto nel Lazio, le puntarelle possono essere cucinate secondo molte ricette tradizionali e non, ma anche mangiate crude come contorno.
Nella tradizione gastronomica romana, le puntarelle sono protagoniste di molte ricette. Di questo ortaggio non si butta via niente. Dai germogli alle foglie, possono essere semplicemente condite con olio e limone, oppure cucinate al vapore, saltate in padella o usate come condimento per ottime torte salate.
Famose anche per le loro qualità benefiche, sicuramente preservate più nelle ricette a crudo, le puntarelle contengono insulina, una fibra che aiuta la funzionalità del fegato con proprietà purificanti e disintossicanti.
Meglio crude o cotte, quindi?
Se si parla dei valori nutrizionali, la risposta è sicuramente: crude. Se invece si parla del sapore, della creatività in cucina, con le puntarelle è possibile realizzare numerose ricette.
Tra le ricette con le puntarelle crude, la famosa insalata romana con acciughe, aglio e olio di oliva. Ottima da accompagnare a secondi piatti dalla carne al pesce. Se invece, si preferiscono le puntarelle cotte, per le giornate più fredde è perfetta la zucca con i legumi, in particolare con fagioli e ceci.
Per i primi piatti, le puntarelle sono ideali per insaporire la pasta, il cous cous, gnocchi o riso, magari con qualche aggiunzione altrettanto saporita come la salsiccia e il peperoncino. Ottime anche in padella con uno spicchio d’aglio, acciughe e peperoncino.