La coratella, un grande classico della cucina romana che si presenta come un mix di interiora degli animali di piccola taglia come agnello, coniglio e pollame: cuore, fegato e polmoni più spesso, ma anche animelle, milza, trachea e reni.
Se parliamo di quinto quarto, delle interiora degli animali usati nella cucina romana, la coratella sicuramente conquista il primo posto: considerata infatti la regina del quinto quarto, nasce dall’insieme degli scarti che a Roma vengono elevati a ingredienti principi delle ricette più gustose.
La coratella: semplice da cucinare ma delizioso
Nel pieno rispetto della filosofia della tradizione gastronomica romana, la coratella è un piatto cha richiama la semplicità della cucina contadina, ma che racchiude in sé un sapore forte e indimenticabile. Veloce da preparare è, infatti, una ricetta molto saporita ma anche molto economica. Il segreto è l’intingolo: con la cottura delle frattaglie, si crea un succulento sughetto che i più golosi non fanno far a meno di raccogliere con un pezzo di pane a fine pasto.
Per preparare un’ottima coratella, bastano alcune accortezze: per esempio, è importante ricordare che ogni frattaglia ha tempi di cottura differenti, quindi è da evitare la cottura dei pezzi di carne tutti insieme. Vanno sicuramente eliminate le parti più grasse e i nervetti che tenderanno a indurirsi durante la cottura, rischiando di rovinare la ricetta. La trachea a va tagliata a rondelle, mentre cuore e polmoni a fette più sottili.
Le varianti della coratella
Cucinata in diverse varianti, la coratella più famosa è quella cucinata con i carciofi. Per gli amanti dei sapori più forti, ottima anche la coratella con cipolle, tagliate sottili e in abbondanza, arricchita dal peperoncino. Anche Cristoforo Colombo, il famoso navigatore genovese, era un grande amanti della coratella. La sua ricetta prevedeva il mix di frattaglie unito ai funghi porcini, aglio, patate, pomodori, il tutto sfumato dal vino rosso e bianco.
In tutte le sue varianti, il segreto della coratella resta lo stesso: la cottura di ogni parte della coratella risponde a tempi diversi, un dettaglio da ricordare per ottenere consistenze perfette e saporite.