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Carbonara: da dove deriva questo nome?

carbonara palermoChi è passato per Roma o per un ristorante romano deve avere assaggiato un piatto di carbonara per capire la vera essenza della cultura culinaria della capitale.

E chi ha mangiato la famosissima carbonara ha sicuramente sentito subito dopo la necessità di ringraziare qualcuno in particolare… l’inventore dell’ottimo primo piatto condito con guanciale e uova!

Al contrario di quanto si possa immaginare, alcuni sostengono che l’invenzione della carbonara non sia sa attribuire esclusivamente ai romani, bensì gli americani.

La storia della carbonara è molto più recente di tanti altri primi piatti, tant’è che, nel libro del 1930 sulla storia della cucina romana scritto da Ada Boni, una famosa gastronoma romana, della carbonara non c’è proprio traccia.

Sono gli americani di stanza nel Lazio che, durante la Seconda Guerra Mondiale, trovano nel piatto abruzzese della “pasta cacio e ova” un sapore simile a quello della cucina di casa. Salato, piccante, molto saporito, ma mancante di un gusto affumicato a cui gli statunitensi sono molto affezionati.

Ecco così comparire il guanciale come aggiunta alle ricette degli abruzzesi, a volte sostituito dalla pancetta affumicata per comodità. Questo primo piatto, così preso e reinventato, si diffonde subito nelle cucine romane, tanto da essere considerato ormai patrimonio della cultura culinaria romana a tutti gli effetti.

Sul nome della carbonara esistono, ad oggi, varie versioni, tra leggende e verità che confondono le acque sulla sua vera origine.

Una delle teorie più citate riguarda il legame del piatto di pasta con i boscaioli degli Appennini che raccoglievano la legna per farne carbone; un altro mito sposta la provenienza del nome ad una nobildonna delle Polesine, nella zona di Rovigo, che era solita ospitare le riunioni della Carboneria offrendo un piatto di pasta ai commensali.

Ad oggi l’unica sicurezza che riguarda la carbonara è la ricetta: guanciale, non pancetta, tagliato a listarelle e reso croccante; tuorli d’uovo, ma anche un uovo intero; pecorino, non parmigiano. E soprattutto, in qualunque caso, mai panna.

Per assaggiare un buon piatto di carbonara a Palermo puoi pranzare da Caligola Cucina Romana e deliziare il palato con questa bontà.

30 Marzo 2019
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