È curioso come praticamente ogni piatto della cucina romana sia nato grazie alle idee semplici ma gustosissime dei contadini: dal bisogno di nutrirsi con poco, sono nati piatti rimasti nella storia. Come gli gnocchi romani. Pochi e semplici ingredienti, primo tra tutti il semolino.
Nonostante alcuni elementi della ricetta siano tipicamente nordici, gli gnocchi rimangono un piatto tutto “romano”. Ciò che trae in inganno è per esempio l’utilizzo del butto, ingrediente più utilizzato al nord Italia.

Come preparare gli gnocchi alla romana

Come per tutte le ricette, esistono diverse varianti degli gnocchi alla romana.
Ma gli elementi principali restano quelli: semolino, burro, parmigiano reggiano, tuorli, sale, latte intero, pecorino e noce moscata.
Il pecorino è uno degli ingredienti che più insaporisce questa ricetta, un formaggio preparato con il latte di pecora molto saporito e sapido.
La caratteristica degli gnocchi romani è la forma: siamo abituati a pensare agli gnocchi in forma rotonda, piccole palline morbide.
In realtà, la tradizione romana li vuole più schiacciati, in genere si forma con le mani una specie di cilindro e si taglia con il coltello a rondelle: ecco che gli gnocchi romani sono delle rondelle perfette da infornare.
Dopo la cottura si otterranno dei dischi ricoperti da una gustosissima crosticina croccante.

Non solo la ricetta classica

Ottimi nella versione salata ma anche dolce, gli gnocchi sono un ingrediente versatile, adatti a molte ricette. Non esiste, infatti, solo la ricetta classica.
In cucina la regola è la fantasia. Ecco quindi qualche idea: gnocchi con crema di zucca, gnocchi con pesto di cavolo nero o con miglio e noci; o ancora gnocchi con fagioli neri, besciamella al timo e mais bianco.
Gli gnocchi romani sono la base per tantissime ricette, la regola è sperimentare.